L’ultima infografica dell’ Università Niccolò Cusano spiega in maniera molto chiara ed approfondita il tema della formazione post-laurea. L’infografica che propone Unicusano evidenzia i dati più importanti e recenti del MIUR e di Almalaurea, per mostrare al meglio l’attuale situazione italiana.
Le domande a cui risponde questa infografica sono moltissime, Unicusano lo fa accuratamente servendosi di dati ufficiali, dati interni, esponendo un’interessante rassegna sui numeri che muovono la formazione post-laurea in Italia, senza dimenticarsi di parlare delle università telematiche.
Cosa studiano gli italiani dopo l’Università?
Una delle prime domande alla quale l’infografica dell’Università Niccolò Cusano risponde è proprio questa. Cosa studiano gli italiani dopo l’università? Secondo i dati MIUR, le persone che si iscrivono a corsi post- laurea sono:
- A Master di 1 livello: Uomini: 7,533 iscritti, 5,995 diplomati. Donne: 15,863 iscritte e 12,726 diplomate;
- A Master di 2 livelo: Uomini: 6,653 iscritti, 5,628 diplomati. Donne: 8,690 iscritte e 7,974 diplomate;
- Alle Scuole di specializzazione: Uomini: 13,721 iscritti, 3,600 diplomati. Donne: 22,691 iscritte e 6,453 diplomate;
- A Dottorati: Uomini: 16,089 iscritti, 4,726 diplomati. Donne: 16,682 iscritte e 5,077 diplomate.
Coloro che scelgono di frequentare i master universitari lo fanno solitamente per acquisire competenze professionali e approfondire i loro interessi culturali. Il 38% delle persone che scelgono di frequentare un master abitano nella provincia in cui quest’ultimo si svolge, il 58% studia in un altro ateneo, il 37% sceglie l’ateneo in cui si è laureato e solo il 5% sceglie di farlo all’estero.
Le istituzioni inoltre, svolgono un ruolo molto importante per quanto riguarda il supporto dell’istruzione. Il 21% degli iscritti ad un master usufruisce di borse di studio o di finanziamenti. Il 60% di questi finanziamenti è erogato da università o da enti pubblici, il 33% da enti privati e il 7% da altro. Questo è senza alcun dubbio un valido motivo che spinge le persone a continuare gli studi, soprattutto per quelle persone che hanno difficoltà economiche.
Secondo i dati di Almalaurea, il 66% degli iscritti ad un master ha svolto un periodo più o meno lungo di stage durante il percorso di studi. Il 14% trova lavoro presso l’azienda in cui ha svolto lo stage, mentre il 74% ha intrapreso un’esperienza lavorativa durante il master.
Le università telematiche
L’infografica di Unicusano analizza attentamente i motivi per la quale sempre più italiani scelgono le università telematiche. Le persone scelgono di “frequentare” università telematiche perché:
- Hanno la possibilità di lavorare e studiare contemporaneamente;
- I Corsi online sono disponibili 24 ore su 24;
- Hanno una vasta gamma di corsi disponibili online;
- Hanno un’elevata flessibilità (sia per quanto riguarda lo studio che per i periodi di iscrizione);
- Hanno la possibilità di accedere a materiali didattici in qualsiasi momento (lezioni videoregistrate, manuali, slide, test, ecc).
In Italia, gli atenei telematici riconosciuti dal MIUR sono 11, e oltre 60mila sono gli iscritti (di cui il 72% degli iscritti provengono da università statali). Con il passare del tempo, ci si è resi conto che le università online non erano solo una “moda” passeggera, ma una realtà, che anno dopo anno ha avuto modo di consolidarsi sempre di più. Grazie ad internet e alle università online, tantissime sono state le persone che si sono laureate e che prima, non potevano permetterselo per svariati motivi. Ecco perché non è affatto difficile immaginare il successo dell’università Unicusano.
A quanto riportato sull’infografica, i master più richiesti e ricercati sono:
- master in infermieristica (che si aggiudica il primo posto per volume di ricerca);
- master in risorse umane (al secondo posto per volume di ricerca);
- master in psicologia, giornalismo, giurisprudenza e marketing (si aggiudicano a pari merito il terzo posto per volume di ricerca);
- seguono poi i master in criminologia, editoria, economia, diritto tributario, master management, dsa e turismo.
L’offerta formativa telematica presenta ben 188 master che, suddivisi per area di studio sono rispettivamente: 95 master in area sociale economico e giuridica, 52 in area umanistica, 28 in area medica e 13 in area scientifico tecnologica.
Master e lavoro
Uno dei motivi che spingono le persone a frequentare un corso post-laurea è proprio la retribuzione. Secondo i dati riportati all’interno dell’infografica di Unicusano, l’85% dei laureati trova lavoro entro i 3 anni dalla laurea (e guadagna circa 1300 euro mensili), mentre l’84% dei diplomati master trova lavoro entro un anno dalla fine del percorso di studi (e lo stipendio si aggira attorno ai 1500 euro). La retribuzione mensile di chi ha conseguito un master o un percorso post-laurea è decisamente più elevata di chi ha una laurea triennale.
Una delle domandi più importanti alla quale l’infografica di Unicusano risponde è: quanto è importante un master ai fini lavorativi?
In tutti i casi, a prescindere dall’area tematica di competenza, il master risulta determinante per quanto riguarda la ricerca del lavoro. Sono infatti gli studenti stessi a rispondere a questa domanda. In termini di percentuali il master è determinante per avere il lavoro attuale nel:
- 44,7% dei casi per i master in ambito medico;
- 58,8% dei casi per i master in ambito scientifico e tecnologico;
- 57,9% dei casi per i master in ambito sociale, economico e giuridico;
- 61,1% dei casi per i master in ambito umanistico.
Sempre in termini di percentuale, pochissime sono le persone che continuano a svolgere il loro vecchio lavoro dopo aver concluso il percorso di studi. Il master infatti, permette di elevare il proprio livello di competenza e, di conseguenza, di trovare lavoro molto più facilmente. Ecco perché non bisognerebbe fermarsi ad una semplice laurea triennale, ma specializzarsi in un ambito specifico.