Se siete appassionati di giochi di ruolo saprete almeno da un paio d’anni cos’è Starfinder. Se invece siete nuovi dell’ambiente potrebbe servirvi un riassunto. In sintesi, Starfinder è un gioco di ruolo dal sapore classico inserito in un futuristico scenario spaziale.
Una scommessa ardita, quella di introdurre un’ambientazione spaziale slegata da opere molto conosciute, come per esempio la saga di Star Wars. Ma l’azzardo sembra essere riuscito, visto il successo del gioco in questi pochi anni dal suo arrivo, grazie anche al connubio fra la magia del fantasy e tecnologia di mondi stellari.
Starfinder nasce sulla base del noto Pathfinder; non a caso entrambi sono prodotti dall’editore Paizo. A sua volta, Pathfinder ricalca le orme di quello che forse è stato il capostipite dei giochi di ruolo: Dungeons & Dragons.
Il presupposto del gioco, in fondo, resta tale. La partenza di un gruppo di Personaggi alla scoperta di mete sconosciute, in questo caso fra pianeti e astronavi. Un equipaggio guidato, come sempre, dal Game Master. Eppure, per quanto le premesse possano apparire simili, ogni avventura è un viaggio unico e irripetibile.
Le differenze di Starfinder con i precedenti GDR
Non pensiate che i riferimenti ad altri giochi famosi siano sinonimo di ripetitività. Pur riprendendo a grandi linee lo sviluppo di gioco del fratello maggiore, Starfinder introduce interessanti novità che lo rendono coinvolgente.
Il sistema dei punteggi si differenzia da Pathfinder, come il calcolo dei Punti Ferita. Questi si affiancano ai punti Risolutezza (abilità di classe) e Punti Stamina (energia di vita ripristinabile). Questi punteggi sono assegnati in modo fisso in base a Classe e Razza, sottraendoli così alla imprevedibilità del lancio di dadi.
Da sottolineare anche la variegata offerta di Razze fra cui scegliere per i propri personaggi. Alcune di queste sono rielaborazioni di figure già note; fra le novità possiamo elencare gli Androidi, essere artificiali ma dotati di un’anima; o anche gli Shirren, figure insetti-forme con capacità telepatiche nati da un unico alveare.
I personaggi si caratterizzano sulla base di Razze, temi e classi. Incrociandole fra loro, Starfinder offre la possibilità di arrivare a creare ben più di 500 personaggi diversi. Davvero difficile che non possa accontentare i gusti di chiunque.
Naturalmente, essendo un’avventura irta di pericoli, i personaggi devono dotarsi di Armature ed Equipaggiamenti. Le prima si differenziano principalmente in due categoria: quelle di Energia e quelle Cinetiche. Per quanto riguarda gli Equipaggiamenti, invece, impossibile elencarli. Tra armi, oggetti magici, computer e migliori, sono disponibili migliaia di elementi.
Set base e espansioni di Starfinder
Il fascino dei giochi di ruolo, le cui partite hanno tempistiche dilatate nel tempo, dipende anche dalla possibilità di renderlo sempre nuovo attraverso le espansioni; e Starfinder non è esente dal meccanismo.
Il set introduttivo è imprescindibile, non solo per le schede personaggio o la mappa – doppia, in questo caso. Ciò che è indispensabile è il Manuale del Game Master, la guida per colui che dirige il gioco. Il GM è il punto di riferimento per fornire le indicazioni sugli sviluppi dell’avventura, nonché l’arbitro nel caso di discordie fra i concorrenti.
Il manuale di star finger è compreso nel set di base, ed è composto da circa 350 pagine. Un dato che di per sé lascia intuire la quantità di opportunità e variabili che ci si trova davanti mentre si viaggia in questo mondo fantasy – spaziale.
Molti i kit di espansione a disposizione, per avere nuovi personaggi, ulteriori equipaggiamenti, e mappe di mondi da esplorare.