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Smaltimento rifiuti industriali: analisi e normative

Il problema dei rifiuti è particolarmente sentito dalle imprese, che devono dotarsi di strumenti adatti al loro corretto smaltimento, a proprie spese.

In genere la maggior parte di esse si rivolge ad una azienda specializzata nella raccolta e smaltimento rifiuti industriali.

Oggi più che in passato è necessario che la normativa sullo smaltimento sia seguita alla lettera dalle imprese, che non possono smaltire i rifiuti industriali in maniera arbitraria e “selvaggia”: le sanzioni sono, a giusta ragione, molto dure.

Eventuali negligenze e dimenticanze da parte delle imprese in tema di rifiuti possono avere gravi ripercussioni a livello ecologico e ambientale. Oltre al fatto, naturalmente, che un’impresa poco attenta all’ambiente non fa certo una buona figura nei riguardi di potenziali clienti.

Le normative specifiche in tema di smaltimento stabiliscono modalità e tempi in base alla provenienza dei rifiuti: il processo può comportare l’utilizzo di macchinari e strumenti diversi, ad esempio se i rifiuti da trattare sono liquidi o solidi.

Solitamente le imprese devono smaltire rifiuti speciali assimilabili a quelli urbani (vetro, legno, carta, ecc.) oppure rifiuti speciali, che vanno raccolti in contenitori appositi e poi affidati al personale addetto al corretto smaltimento.

Trattamenti diversi per rifiuti speciali

Succede spesso che le imprese debbano disfarsi di scarti di produzione, che residuano dal processo produttivo: materiali ferrosi, vetro, carta, materie plastiche non degradabili. In particolare, il trattamento della plastica, che è altamente inquinante, va effettuato assicurando il ciclo completo ed in maniera corretta dall’inizio alla fine.

Tra i rifiuti provenienti dalle imprese vi sono anche solventi, vernici, materiali sanitari e di natura chimica potenzialmente dannosi per l’ambiente, e in particolare per l’acqua dei mari e dei fiumi

Lo smaltimento di rifiuti industriali va affidato a personale specializzato con esperienza nel settore, in grado di procedere allo stoccaggio e poi al successivo trattamento.

Normativa italiana smaltimento rifiuti industriali

Il Testo Unico Ambientale contiene una definizione abbastanza esaustiva di “Rifiuto”: “qualsiasi sostanza ad oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”.

Tra gli obblighi che gravano sui produttori di rifiuti (quindi i titolari delle imprese e chi gestisce attività di servizi e artigianato) vi è quello di redigere periodicamente un Registro di carico e scarico su cui annotare le caratteristiche e le informazioni riguardanti i rifiuti prodotti.

A stabilire tale obbligo è il Decreto Legislativo 152 del 2006, all’art. 190. Il medesimo decreto fissa anche regole precise circa il deposito temporaneo dei rifiuti e tempi massimi entro cui devono essere smaltiti.

La normativa italiana disciplina anche i casi in cui l’impresa può trasportare da sé i rifiuti prodotti, senza il ricorso ad una ditta esterna (D. Legislativo 152 del 2006, art. 212 comma 8).

Suggerito da: Aloha Ecology – Smaltimento rifiuti industriali