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Estintori in azienda, tutto quello che bisogna sapere su uso e manutenzione

Una azienda, grande o piccola che sia, non deve mai sottovalutare la sicurezza degli ambienti e di tutte le persone che lavorano al suo interno. In tema di incendio l’attenzione e la predisposizione delle strumentazioni non è mai abbastanza.

La sicurezza aziendale si pone al primo posto, anche in termini di legge vigente italiana, al fine che collaboratori e ambienti siano protetti da possibili incendi. Ogni struttura deve essere completa di strumentazioni antincendio, tra i quali gli estintori. La classificazione di quest’ultimi varia a seconda dell’ambiente di lavoro con caratteristiche che si rendono idonee in base alla tipologia di agente estinguente, capacità di spegnere le fiamme e la tipologia di propellente che è stato inserito.

Ma come scegliere un estintore per aziende e chi deve utilizzarlo? La parola agli esperti.

Come si sceglie un estintore per aziende

Come già accennato, la sicurezza in un ambiente di lavoro non è mai abbastanza. Quante volte si leggono di incidenti e incendi che si sono sviluppati improvvisamente? E quante volte è emerso che gli impianti antincendio non fossero a norma o non esistenti?

A questo punto è bene fare un passo indietro, perché la legge italiana vigente parla chiaro in proposito e tutte le aziende devono essere a norma in merito alle strumentazioni e impianti antincendio presenti. Gli esperti del settore antincendio Comet sottolineano che strumentazioni, impianti ed estintori devono essere presenti all’interno delle strutture con manutenzione adeguata e uso corretto.

L’acquisto di un estintore richiede attenzione massima ed è per questo che ci si rivolge ai professionisti del settore. Si noterà infatti che ogni estintore è correlato da una etichetta, con classi di fuochi e focolai che è in grado di spegnere. Sempre sull’etichetta è riportato l’anno di realizzazione e le classi di fuochi.

L’estintore è composto da:

  • La valvola di regolazione del flusso dell’estinguente interno
  • Il serbatoio con all’interno la sostanza per spegnere le fiamme
  • La manichetta per la direzione immediata del getto.

Gli agenti estinguenti che sono presenti all’interno dell’estintore sono una combinazione di propellenti studiati per contrastare il fuoco (e cosa lo ha provocato). A seconda dell’uso da fare, l’estintore ha al suo interno:

  • Acqua
  • Anidride Carbonica
  • Schiuma
  • Idrocarburi Alogenati
  • Polvere di Composti Salini

Anche le tipologie di incendio sono differenti e gli agenti devono saper contrastare le fiamme e le cause delle stesse, ovvero:

  • Metalli
  • Oli e grassi di cottura
  • Liquidi infiammabili (basso, medio e alto)
  • Materiali in plastica, legno e tessuti
  • Gas
  • Apparecchiature elettroniche – corto circuito.

Manutenzione egli estintori, chi se ne occupa?

La  norma UNI 9994 del 2003 regola tutte le azione che si devono svolgere al fine di ottenere la sicurezza in azienda, in materia di incendi. I tecnici preposti dovranno annotare il controllo all’interno di un registro appositamente predisposto e a disposizione.

Tutte le azioni da compiere sono le seguenti:

  • Revisione e cura con ispezione esterna ed interna degli estintori da parte di tecnici specializzati. Gli stessi si occuperanno anche di ispezionare ogni singolo componente (con una periodicità da uno a sei anni a seconda dell’agente estinguente)
  • Collaudo con il controllo della tenuta del serbatoio
  • Sorveglianza che viene svolta direttamente dai dipendenti in merito all’integrità degli estintori.