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Come gestire la contabilità delle associazioni

Come si gestisce la contabilità delle associazioni? Innanzi tutto è bene precisare che le associazioni e gli enti che svolgono la loro attività nel settore no-profit devono seguire degli obblighi specifici in termini di contabilità.

 

Si può facilmente evincere dall’uso di “ente no profit” come questi enti che svolgono attività sociale, o comunque in campo culturale o sportivo, debbano reimpiegare all’interno dell’associazione le somme entrate con la vendita di prodotti e servizi oppure attraverso la raccolta di quote associative. Dunque: non si devono ottenere dei profitti personali dall’associazione.

Ecco perché la contabilità è così importante per riuscire a verificare che entrate e uscite siano in paraggio e che si massimizzino al meglio i risultati economici.

 

Perché seguire al meglio la contabilità delle associazioni?

Data la necessità di mantenere la contabilità in modo ottimale, oggi esistono diversi software per le associazioni, come quello che si trova su https://www.asso360.it/, che permettono di rispettare la disciplina prevista dal Decreto legislativo 4/12/97 n.460 dove vengono indicati i caratteri e gli ambiti operativi degli enti del terzo settore. Insieme alle leggi previste anche per la relativa contabilità di queste realtà associative.

 

Nel dettaglio, seguire correttamente la contabilità di un’associazione no-profit, permette di:

 

  • Avere il giusto controllo sull’andamento, la gestione e il monitoraggio delle operazioni delle quali l’ente è responsabile.
  • Permette di dare le giuste informazioni a terzi che hanno un rapporto con l’ente quali: Istituti di Credito, Enti Pubblici o Privati, Accedere a specifici contributi o alla partecipazione di bandi
  • Assolvere al dovere legale di trasparenza nei confronti di tutti coloro che portano un interesse quali: soci, benefattori, volontari, enti pubblici, privati, fornitori.
  • Determina i risultati di gestione degli avanzi o dei disavanzi mediante la redazione periodica dei bilanci consuntivi e preventivi in modo che gli interessati possano prendere specifiche decisioni
  • Permette di assolvere ai giusti obblighi fiscali che sono previsti dalle norme che concernono tassazione diretta come IRES oppure IRAP o indiretta come l’IVA
  • Permette di assolvere agli obblighi di rendiconto nei confronti dell’autorità dalla quale dipendono

 

Come si svolge la contabilità degli enti no profit

 

Come si svolge la contabilità degli enti no profit? La contabilità deve essere svolta in connessione agli obblighi fiscali ai quali bisogna assolvere.

 

Per tutti gli enti associativi che non sono commerciali, in modo prevalente ai fini probatori dell’attività che viene svolta, appaiono libri contabili che consentono di formare periodicamente i rendiconti e i bilanci, individuabili all’interno delle relative funzioni di bilancio.

 

Un prospetto che deriva proprio da un insieme di rilevazioni contabili raccolte in ordine temporale su un libro giornale che vengono elaborate in modo sistematico.

 

La forma contabile che si appresta a rispondere alle esigenze degli enti non commerciali è la tenuta della contabilità di tipo ordinario con partita doppia seguendo il criterio di competenza.

 

Questo metodo necessità l’uso di un gestionale per la contabilità delle associazioni (qui un approfondimento), al fine di riuscire a raggiungere in modo ottimale i giusti criteri di cura e di trasparenza, al fine di non incorrere mai in problematiche legali.

 

Formulazione e tenuta dei documenti contabili

 

Quando si parla di gestione della contabilità è bene sapere che la formulazione e tenuta dei documenti contabili spetta al consiglio direttivo e al presidente. Questi documenti dovranno essere depositati presso una sede sociale e rimanere a disposizione completa dei soci. In base a quanto risulta dai documenti possono essere poi elevate eventuali contestazioni o controlli riguardo l’attività da parte dell’ente e il regime fiscale.

 

Come seguire la giusta contabilità

 

La prima accortezza d’avere quando si tiene la contabilità di un’associazione è quella di avere un software che permetta di vedere tutto ben predisposto e consultabile in un unico posto. Il primo passo è tenere un registro inventario che permette di sapere esattamente quali sono i beni dell’associazione.

 

Necessaria è la tenuta dei fogli di cassa periodici a cadenza: settimanale, mensile oppure giornaliera. In questi documenti saranno poi annotate entrate e uscite di cassa con la causale relativa, riferita a un periodo di tempo specifico. La tenuta dei fogli di cassa permette di redigere in modo veritiero un bilancio annuale.

 

Tutta la documentazione di spesa, naturalmente, dev’essere sempre conservata, compresi i contratti che vengono stipulati da parte dell’associazione.

 

La redazione del rendiconto contabile o bilancio annuale

 

La redazione del bilancio annuale è obbligatoria per tutte le associazioni, associazioni sportive, onlus ed enti no profit. Ogni anno, il consiglio direttivo ha bisogno di predisporre il bilancio con chiarezza e precisione, con entrate che siano suddivise per voci: analitiche, beni, lasciti, contributi, oneri sostenuti e spese.

 

Bilancio economico e di missione

 

Il bilancio economico e di missione dev’essere redatto in modo tale da dimostrare il completo rispetto della normativa. In particolar modo, bisogna definire e sottolineare se ci sono eventuali compensi che sono stati dati ai soci a vario titolo, e dai documenti dovrà sempre dimostrare la giustificazione precisa dei corrispettivi con attenzione peculiare in caso di attività associative o commerciali, al fine di non destare sospetti.