Articolo scritto con la collaborazione di Vini Perbacco
Oggi vogliamo spiegarvi come esista un falso mito secondo la quale miscelare varie tipologie di vino faccia male e nuoccia alla salute… Assolutamente falso, quello che nuoce è il vino cattivo! Sicuramente quello che potrebbe causare fastidio è il fatto di bere troppo, arrecando i problemi che ben tutti noi conosciamo…
Se è vero che i vini non si bevono, ma si degustano, quale sarà la scaletta corretta ideale da seguire sia che siamo a cena da amici, in un pannel test o in una cena di gala? Esistono alcune regole fondamentali di buon senso e stile a cui è bene attenersi. Andiamo con ordine ad elencarle qui sotto:
- I vini bianchi devono essere serviti sempre prima dei vini rossi. I Rosati solo dopo i bianchi ma prima dei rossi. Un vino bianco non può e non deve seguire un vino rosso, in quanto le papille gustative non riuscirebbero a cogliere le sue finezze olfattive terziarie. Ha meno corpo, tannino e struttura. Risultato: Scomparirebbe!
- I vini meno alcolici si bevono prima di quelli maggiormente alcolici. Anche qui se mettessimo in coda un vino meno alcolico ad uno più potente, esso si nasconderebbe molto e non lo coglieremmo.
- Verticale: A parità di vino, si parte sempre dal vino con annata più giovane e si arretra negli anni. I vini giovani hanno maggior frutto e sensazione floreale. I vini più vecchi hanno sicuramente hanno bouquet complesso, trama tannica con sentori terziari.
- I vini con basso e medio corpo devono precedere quelli di maggiore intensità. La scala ascensionale permette di cogliere delle finezze che il vino di prima non aveva!
- I vini aromatici (che derivano da un vitigno aromatico) devono essere serviti dopo a vini non aromatici. Gli aromatici hanno aromi varietali intensi con ampio spettro olfattivo e coprirebbero quelli con aroma delicato e fine armonia.
- I vini secchi vanno serviti sempre prima di quelli dolci e ricordiamoci che con la torta si serve e si abbina sempre e solo il vino dolce, mai secco!
- Gli spumanti a metodo Charmat corto o lungo precedono quelli a metodo Classico Champenoise. Il metodo classico Champenoise ha una rifermentazione in bottiglia con lieviti indigeni che dona complessità strepitosa a chi lo degusta.
- Gli spumanti millesimati vanno serviti solo dopo i NON millesimati. Il Millesimato raccoglie maggior difficoltà interpretativa e viene interpretato solo per veri puristi.
- I vini passiti e dolci vanno in coda al pranzo o cena, sempre in coda a tutti i vini precedenti. Eccezione vien fatta come aperitivo se secco al Marsala o allo Sherry.
- I vini bianchi e gli spumanti vanno sempre serviti freddi, mentre i rossi a temperatura ambiente emai caldi.
- Più un vino è vecchio e maggior tempo prima deve essere aperto. Si nota maggiormente tra i vini rossi questa peculiarità. Normalmente i vini bianchi non tengono molto l’invecchiamento.
- I vini vanno serviti anche con un criterio di “stagionalità”, in estate bianchi e rosati, in inverno si prediligono i rossi base e strutturati.
Con questo decalogo di regole, cari amici state tranquilli che vi muoverete con maggior sicurezza e disinvoltura! Alle prossime puntate con altri importanti consigli pratici, seguiteci!