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Chirurgia estetica, quando è necessario il ricovero?

La chirurgia estetica fa paura a molti: ci si deve pur sempre operare e a contribuire a creare il quadro fosco che accompagna l’esperienza di moltissimi troviamo anche i ricoveri ospedalieri, che sono a volte necessari per determinati tipi di interventi.

La medicina e la chirurgia estetica hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, anche grazie e soprattutto a personaggi di spicco di entrambe le discipline e oggi si deve ricorrere al decorso e alla convalescenza in struttura clinica soltanto in casi estremamente ridotti e ormai piuttosto rari.

Quando si deve ancora ricorrere al ricovero in seguito ad un intervento di chirurgia estetica? Vediamo di capire quali sono i fattori che influenzano la possibilità di effettuare un intervento in day hospital oppure comportano il ricovero necessario per il paziente.

Una questione anche di costi

Importante anche sottolineare il fatto che si tratta di una questione che non riguarda soltanto il “tempo perso” e comunque tutti gli inconvenienti che sono legati al ricovero ospedaliero. L’ospedalizzazione in struttura privata ha dei costi importantissimi (c’è del personale che deve assistere e si deve comunque occupare un posto letto in clinica), che possono in molti casi far alzare in modo sostanziale i costi che sono collegati con l’intervento.

Evitare il ricovero dunque non è soltanto una comodità, nel senso che ci è reso possibile tornare alla nostra vita normale in pochissimo tempo, ma anche una questione di portafogli. Interventi analoghi che però in un caso richiedono il ricovero e nell’altro no hanno costi molto diversi.

Il ricovero è sempre necessario in caso di anestesia generale

Quando si procede con l’anestesia generale del paziente è sempre necessario procedere con l’ospedalizzazione post-intervento dello stesso.

Per tutti quegli interventi che necessitano dunque che il paziente venga completamente addormentato è ancora rigorosamente previsto il ricovero in ospedale successivamente all’intervento.

La chiave è nell’evoluzione delle tecniche anestetiche

La chiave di volta per l’intero settore, la scienza che porterà il ricovero in ospedale ad essere sempre meno necessario è quella anestetica. Oggi, grazie a tecniche di sedazione innovative, che prevedono anche l’ipnosi terapeutica, diventa sempre meno necessario ricorrere ad anestesie importanti per il paziente e quindi moltissimi degli interventi che prima si svolgevano rigorosamente in anestesia generale possono essere finalmente effettuati in anestesia locale.

Lo stesso vale, anche se in misura minore, per le tecniche di intervento, che diventando sempre meno invasive hanno sempre meno bisogno di fare ricorso a quelle che sono le tecniche anestetiche più forti. Pensiamo, su tutte, al micro-lifting, un intervento che è molto meno invasivo rispetto agli interventi ai quali si ricorreva necessariamente soltanto fino a qualche anno fa e che oggi, in moltissimi casi, offre al paziente la possibilità di abbandonare la clinica sulle proprie gambe il giorno stesso dell’intervento.La chirurgia estetica fa paura a molti: ci si deve pur sempre operare e a contribuire a creare il quadro fosco che accompagna l’esperienza di moltissimi troviamo anche i ricoveri ospedalieri, che sono a volte necessari per determinati tipi di interventi.

La medicina e la chirurgia estetica hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, anche grazie e soprattutto a personaggi di spicco di entrambe le discipline e oggi si deve ricorrere al decorso e alla convalescenza in struttura clinica soltanto in casi estremamente ridotti e ormai piuttosto rari.

Quando si deve ancora ricorrere al ricovero in seguito ad un intervento di chirurgia estetica? Vediamo di capire quali sono i fattori che influenzano la possibilità di effettuare un intervento in day hospital oppure comportano il ricovero necessario per il paziente.

Una questione anche di costi

Importante anche sottolineare il fatto che si tratta di una questione che non riguarda soltanto il “tempo perso” e comunque tutti gli inconvenienti che sono legati al ricovero ospedaliero. L’ospedalizzazione in struttura privata ha dei costi importantissimi (c’è del personale che deve assistere e si deve comunque occupare un posto letto in clinica), che possono in molti casi far alzare in modo sostanziale i costi che sono collegati con l’intervento.

Evitare il ricovero dunque non è soltanto una comodità, nel senso che ci è reso possibile tornare alla nostra vita normale in pochissimo tempo, ma anche una questione di portafogli. Interventi analoghi che però in un caso richiedono il ricovero e nell’altro no hanno costi molto diversi.

Il ricovero è sempre necessario in caso di anestesia generale

Quando si procede con l’anestesia generale del paziente è sempre necessario procedere con l’ospedalizzazione post-intervento dello stesso. Per tutti quegli interventi che necessitano dunque che il paziente venga completamente addormentato è ancora rigorosamente previsto il ricovero in ospedale successivamente all’intervento.

La chiave è nell’evoluzione delle tecniche anestetiche

La chiave di volta per l’intero settore, la scienza che porterà il ricovero in ospedale ad essere sempre meno necessario è quella anestetica. Oggi, grazie a tecniche di sedazione innovative, che prevedono anche l’ipnosi terapeutica, diventa sempre meno necessario ricorrere ad anestesie importanti per il paziente e quindi moltissimi degli interventi che prima si svolgevano rigorosamente in anestesia generale possono essere finalmente effettuati in anestesia locale.

Lo stesso vale, anche se in misura minore, per le tecniche di intervento, che diventando sempre meno invasive hanno sempre meno bisogno di fare ricorso a quelle che sono le tecniche anestetiche più forti. Pensiamo, su tutte, al micro-lifting, un intervento che è molto meno invasivo rispetto agli interventi ai quali si ricorreva necessariamente soltanto fino a qualche anno fa e che oggi, in moltissimi casi, offre al paziente la possibilità di abbandonare la clinica sulle proprie gambe il giorno stesso dell’intervento.