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Cessione del Quinto e Prestito Personale: Quale la migliore soluzione?

Tra cessione del quinto e il prestito personale non vi è una migliore soluzione, bensì solo una soluzione più comoda delle altre, e questo è puramente soggettivo, in quanto dipende da persona a persona e soprattutto dalla tipologia di occupazione che si ha.

È subito il caso di dire che la cessione quinto è un metodo per ottenere credito sicuramente comodo ma esclusivamente riservato a chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato o chi è in pensione. Requisiti fondamentali sono quindi:

  • Lavoro a tempo indeterminato
  • Pensione

Un’altra variante è l’età, che mediamente non deve essere superiore ai 75 anni, per garantire che il prestito venga effettivamente restituito. Se non si appartiene alle categorie sopra elencate si deve necessariamente richiedere un prestito personale da saldare non con la cessione del quinto ma con delle rate mensili.

Come si può ben capire ottenere un prestito personale è molto più complicato del potere avere un prestito con la cessione del quinto, questo perché non si dispone di un reddito fisso nel tempo, praticamente fino alla morte, e di un TFR a garanzia in caso di licenziamento (in caso di pensione non c’è questo rischio e quindi non si da alcun TFR in garanzia). Il prestito personale è comunque l’unica soluzione che rimane per le seguenti categorie di lavoratori:

  • lavoratori autonomi
  • lavoratori a progetto
  • lavoratori a tempo determinato

Tra queste tre tipologia di lavoratori sicuramente i lavoratori a tempo determinato sono quelli che offrono più garanzie, questo perché percepiscono uno stipendio mensile sicuro e possono vantare un TFR. A differenza dei lavoratori a tempo indeterminato però le rate da saldare sono limitate al contratto di lavoro, perciò chi ha il contratto di un anno dovrà poter saldare il debito contratto in massimo un anno e così via.

Cosa dire per quanto riguarda i lavoratori autonomi o addirittura a progetto? Qui la cosa si complica e le varie finanziarie nonché le banche e Poste Italiane sono molto restie a concedere credito a chi non può vantare un’entrata fissa mensile, di conseguenza o l’accesso al credito è negato o è molto più basso di quelli normalmente sul mercato. Poste Italiane offrono un prestito senza garanzie fino a un massimo di 1500 euro, a un tasso elevatissimo, che se si può è meglio evitare. Per quanto riguarda gli altri istituti, possono offrire denaro a credito solo in virtù di garanzia tangibili, come può essere l’ipoteca di un immobile o meglio ancora un contratto d’affitto, che genera un’entrata fissa mensile per tutta la sua durata.

A questo domanda si può quindi rispondere solamente in base al contratto di lavoro che si ha, specificando che la cessione del quinto non è nient’altro che una delle modalità con cui saldare un qualsiasi tipo di prestito o mutuo.