La nascita di un bambino è sempre un avvenimento meraviglioso che però, delle volte, si scontra con una serie di ansie legate soprattutto ai primissimi giorni.
Saranno proprio i primi istanti della tua esperienza come neo mamma, infatti, che ti metteranno davanti a una serie di quesiti circa la gestione della tua creatura ma, soprattutto, dovrai far fronte alla più comune delle domande: come avviene l’attaccamento del neonato al seno?
Allattare al seno il proprio bambino è sicuramente il metodo più naturale che esista ma per quanto possa sembrare una pratica facile e scontata, nel momento in cui avrai il tuo bimbo tra le braccia scoprirai che è bene seguire pochi ma utili accorgimenti che ti permetteranno di vivere al meglio questa favolosa esperienza.
Il primo aspetto fondamentale è l’attaccamento al seno che, se inadeguato, può risultare frustrante sia per te che per il tuo bimbo e causarti la formazione di dolorose e spiacevoli ragadi ai capezzoli.
Per evitare che questo accada, assicurati di avere sempre a portata di mano dei para capezzoli che aiuteranno te e il neonato ad avviare correttamente l’allattamento.
In commercio esistono diverse tipologie di para capezzoli, e sicuramente tra i più apprezzati ed efficienti ci sono quelli in argento, come ad esempio i modelli presenti in questo articolo.
Questi validissimi supporti ti aiuteranno a garantire un perfetto attaccamento al seno, senza che il neonato incontri troppe difficoltà e che si abbandoni a pianti disperati e inconsolabili.
Come avviare l’allattamento
L’attaccamento al seno è consigliabile già entro la prima ora dalla nascita; questo permetterà un più rapido avviamento dell’allattamento, in quanto il neonato, cominciando a succhiare ritmicamente, stimolerà le cellule presenti nel tuo seno e questo potrà garantire una rapida produzione di latte.
É comune, ed errata, convinzione che la produzione di latte avvenga solo dopo la montata lattea, che non sempre arriva dopo poche ore dalla nascita del bimbo, ma a volte richiede anche giorni; in realtà è proprio la suzione a stimolare la produzione di questo nutrimento e quindi più numerosi saranno i tentativi, più aumentano le tue possibilità di successo.
Ci sono, però, casi in cui il neonato non può sin da subito attaccarsi alla pelle e al seno della mamma, specie se si subisce un parto cesareo o se il piccolo abbia bisogno di restare più tempo in incubatrice.
In queste eventualità, è sempre bene cercare di tirarsi il latte, estraendolo manualmente o avvalendosi di un tiralatte.
Quali posizioni utilizzare nell’allattamento
Una volta compresi i metodi per attaccare il neonato al seno e avviare l’allattamento in maniera adeguata ed efficace, avrai bisogno di capire al meglio quali posizioni dovrai utilizzare durante questa pratica.
Prima ancora di iniziare, a prescindere dalla posizione che adotterai, sarà importante assicurarsi che la testa, il collo e la colonna vertebrale del tuo bimbo siano allineati e non piegati.
Il mento del piccolo dovrà essere rivolto verso l’alto e non in direzione del petto.
Se deciderai di allattare da seduta dovrai assicurarti che la tua schiena sia dritta e sostenuta, i piedi appoggiati per terra o su qualche supporto e che ci siano cuscini che ti aiutino a tenere il bambino all’altezza del tuo seno.
Nel caso, invece, in cui ti sentirai particolarmente stanca e avvertirai l’esigenza di allattare da sdraiata, potrai tenere il tuo piccolo a letto con te avendo sempre cura di posizionare il volto del bimbo di fronte al tuo seno, con spalle, testa e corpo allineati, consentendogli di raggiungere facilmente il seno senza doversi allungare o girare.
Conlusioni
L’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per almeno 6 mesi dalla nascita del bambino, in quanto il latte materno è una delle ricchezze più grandi e nutrienti che una donna può trasmettere al proprio piccolo.
A tal fine, dunque, sarà utile posizionare una culla o un lettino, (come quelli presenti su questo articolo di Emnitaly ) nella propria camera da letto, così da poter essere subito in grado di allattare il proprio piccolo ogni qual volta ne abbia bisogno, anche di notte, e controllare che il suo sonno sia regolare e sereno.
Alla luce di queste informazioni, dunque, sarà facile capire che esistono tanti rimedi e soluzioni per avviare l’allattamento, anche utilizzando strumenti che possano aiutare te e il tuo piccolo a iniziare efficacemente questo percorso.
Potrà capitarti di sentirti inadeguata o angosciata, specie quando il bimbo faticherà ad attaccarsi o se richiederà costantemente il seno per nutrirsi.
Queste sono situazioni del tutto normali e che fanno parte di quel delicato momento che segna il legame indissolubile tra la mamma e la sua creatura.
Soprattutto nelle prime settimane bisognerà munirsi di tanta pazienza e aspettare che tu e il tuo piccolo entriate in connessione; in questo modo tutto arriverà in maniera naturale e graduale e ogni tentativo andato male darà solo l’occasione per ritentare, seguire alla lettera questi consigli e aspettare il successo che, inesorabilmente, non tarderà ad arrivare.
Per ulteriori approfondimenti e capire al meglio come attaccare al seno il neonato, potrai trovare consigli molto utili a questo link.
Foto di seeseehundhund da Pixabay