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Abbigliamento da lavoro e prevenzione degli infortuni

L’abbigliamento da lavoro svolge un ruolo centrale nella prevenzione degli infortuni. Il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI), categoria in cui rientra anche buona parte degli articoli più genericamente definiti “abbigliamento da lavoro”, è infatti tra le maggiori cause di incidenti, anche gravi, sui luoghi di lavoro. Pensiamo solo al mancato utilizzo del casco di protezione nei cantieri edili o in presenza di carichi sospesi, pericolosissima pratica che può aprire la strada ad infortuni gravissimi, anche mortali. O al non utilizzo da parte di chi lavora su strada degli indumenti ad alta visibilità, pessima abitudine che può causare infortuni dalle conseguenze tragiche.

La scelta dell’abbigliamento da lavoro online è quindi importantissima. Risparmiare sui dispositivi di protezione individuale non è mai consigliabile. Anche la scelta di un prodotto mediocre o peggio ancora non a norma, è da deprecare. Per esempio, scegliere per la propria squadra che lavora su strada indumenti ad alta visibilità che non rispondono alla normativa UNI EN 471 espone i lavoratori a rischi altissimi e il datore di lavoro a conseguenze gravissime in caso di infortunio. Anche la scelta di un prodotto mediocre può avere conseguenze gravi. Un capo di abbigliamento da lavoro deve proteggere adeguatamente chi svolge attività, specie se si tratta di attività pericolose. Utilizzare prodotti mediocri può esporre a rischio di infortuni, anche gravi, i lavoratori.

Il costo sociale di un infortunio è altissimo, ben più alto di qualsivoglia spesa per acquistare abbigliamento da lavoro adeguato. E’ un concetto che fatica ancora purtroppo ad affermarsi pienamente, soprattutto nei contesti meno organizzati e in quelli in cui il turnover delle maestranze è elevato. Indossare l’abbigliamento da lavoro adeguato è un diritto ma anche un dovere del lavoratore. Quante volte abbiamo visto i caschetti da cantiere abbandonati a terra, mentre i lavoratori erano all’opera tranquillamente a capo scoperto sui ponteggi? Il datore di lavoro non ha responsabilità per un infortunio se il lavoratore non indossa correttamente i dispositivi di sicurezza.

Il lavoratore deve pretendere che gli siano consegnati gli indumenti da lavoro quando questi rientrano nella categoria dei DPI. Se il datore ha consegnato i DPI obbligatori previsti dall’attività, ma questi non coprono tutte le necessità di abbigliamento, sarà il lavoratore a dover scegliere ed utilizzare indumenti da lavoro adeguati alla professione svolta, anche a completamento della funzione di prevenzione e sicurezza assolta dai DPI.

Inoltre, l’abbigliamento da lavoro per poter essere utile alla prevenzione degli infortuni, deve essere ben tenuto, oltre che indossato. Ciò significa che il lavoratore deve aver cura dei suoi indumenti di lavoro tanto quanto degli strumenti che usa quotidianamente. Un capo di abbigliamento usurato o peggio ancora danneggiato non può più assolvere adeguatamente al proprio compito primario, proteggerci. E’ quindi importante che il lavoratore chieda al datore, quando necessario, la sostituzione dell’indumento da lavoro. Questo obbligo per il datore vale solo quando l’abbigliamento da lavoro rientra tra i dispositivi di protezione individuale, cioè quando l’indumento è specificatamente destinato alla protezione della sicurezza e della salute di chi lavora.