Sempre più spesso anche gli uomini decidono di rivolgersi al chirurgo estetico per migliorare il proprio aspetto grazie a dei piccoli (o grandi) interventi di chirurgia estetica. Nella maggior parte dei casi, i difetti riguardano la zona del viso e – in particolare – l’area del mento. È proprio questo, infatti, il problema estetico di molti uomini occidentali, che si ritrovano a combattere con la cosiddetta Sindrome di Balzac, autore francese dal mento molto pronunciato a causa del sovrappeso. Il mento troppo ingombrante – che diventa particolarmente evidente e fastidioso soprattutto nelle foto o nei filmati che poi vengono puntualmente condivisi sui social – è un cruccio di molte donne, ma sopratutto di tantissimi uomini in tutto il mondo, in particolare nei Paesi occidentali.
Secondo i dati riportati dalla Società Americana di Chirurgia Plastica (qui il sito ufficiale in lingua inglese), infatti, le operazioni di chirurgia plastica al mento sono aumentate molto di più rispetto ad altre tipologie di operazioni, come la mastoplastica, il filler e la tradizionale liposuzione alle cosce e ai fianchi.
Ma cosa determina il doppio mento? E quali sono i primi rimedi da poter mettere in atto prima di ricorrere all’intervento del chirurgo estetico?
“Una delle ragioni più frequenti del mento pronunciato – fa sapere Marco Castelli – chirurgo estetico esperto che opera sia in Italia che all’estero – è il peso in eccesso. Spesso è sufficiente condurre un regime alimentare a basso apporto calorico (opportunamente seguiti da uno specialista dell’alimentazione) per perdere peso un po’ dappertutto e quindi anche nella zona del mento. Tuttavia – continua il professor Castelli – a volte questo rimedio non basta, perché si tratta di una vera e propria predisposizione di tipo genetico, ed è in questi casi che si può pensare di ricorrere ad una liposuzione mirata per l’eliminazione del doppio mento. In alcuni casi particolari poi – ovvero quando l’età del paziente non è più giovane e il difetto appare particolarmente evidente – è possibile ricorrere anche ad un lifting del collo, che stende la zona rendendola più tonica e naturalmente liscia”.
Nel primo caso, si tratta di una liposuzione locale e mirata alla zona del mento: si effettuano due piccole incisioni (che una volta terminato il breve periodo di convalescenza risulteranno sostanzialmente invisibili) in corrispondenza del mento e della zona che si trova dietro l’orecchio. La seconda, invece, prevede un intervento leggermente più invasivo, che prende il nome di “lift cervicale”, perché interessa un ampio tratto del collo, in cui la pelle viene divisa dai tessuti e dai muscoli che si trovano più in profondità, per essere tirata e ridotta. Si ha così un lifting solo in corrispondenza della zona del collo, che – in questo modo – non solo viene tirato e reso più liscio, ma consentirà al paziente di apparire anche più giovane.
E per quanto riguarda il decorso post operatorio?
Come per ogni intervento di chirurgia plastica estetica, anche l’operazione per poter eliminare – o almeno ridurre in modo sensibile – il doppio mento richiede non solo la professionalità esperta di un chirurgo estetico serio e con referenze, ma anche diversi giorni di convalescenza.
Sebbene l’intervento sia poco doloroso e circoscritto ad una zona del viso limitata, si tratta comunque di operazioni vere e proprie, che – in quanto tali – lasciano inevitabilmente una serie di lividi, che – per riassorbirsi – hanno bisogno di circa 10-15 giorni. Chi si sottopone ad un intervento di liposuzione o di lifting al mento deve considerare e prevedere un paio di settimane di convalescenza prima di poter tornare alle normali attività lavorative, sportive e sociali.
In ogni caso, la raccomandazione è di chiedere il consiglio e il parere del chirurgo per capire se un intervento al mento è davvero necessario e – qualora lo sia – quale tipologia di operazione è più opportuna.