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Perché il battuto di cemento è così scelto per i pavimenti industriali?

Come abbiamo anticipato in un precedente articolo sul battuto di cemento, il termine deriva da una vecchia terminologia attribuita al metodo di posa, però è bene notare che gli specialisti di oggi non parlano più di battuto di cemento o battuto in cemento, che dir si voglia, ma di pavimento industriale in calcestruzzo.

Il nome di battuto di cemento deriva dal fatto che questa tipologia di pavimento prima veniva battuto con un fratazzo, ossia un arnese di legno costituito da una tavoletta rettangolare e un’impugnatura, con lo scopo di compattare, uniformare e livellare il calcestruzzo per renderlo il più omogeneo possibile.

Nonostante si chiami comunemente ancora così, questi pavimenti non vengono più veramente battuti a mano poiché i moderni prodotti fluidificano l’impasto del calcestruzzo rendendolo adatto a riempire in maniera uniforme lo spazio da pavimentare. Inoltre al giorno d’oggi esistono utensili motorizzati appositi con scopi uniformanti e livellatori per lavori industriali di grandi dimensioni e per la frattazzatura meccanica.

La bocciarda è invece un altro strumento che viene utilizzato generalmente per una rullatura finale e consiste in uno speciale cilindro di ottone dotato di varie puntine che rende la superficie più sicura da calpestare in quanto meno sdrucciolevole e scivolosa.

Il battuto di cemento dei giorni nostri consiste in un pavimento industriale in calcestruzzo armato, di spessore pari o superiore a 15 centimetri, gettato in opera e generalmente rifinito in superficie con uno spolvero composto di materiali minerali (rocce silicee, basaltiche), oppure elementi metallici (ferrosi), o ancora metallurgici (corindone). Negli ultimi anni, alcuni architetti hanno scoperto e riadattato il battuto di cemento, non solo per spazi esterni ed industriali, ma anche per la pavimentazione di loft e open space dall’aspetto e design industriale e minimalista. In questo caso le malte di calcestruzzo possono essere rifinite in superficie per essere rese più gradevoli esteticamente, precise e nette o anche colorate.

Quali caratteristiche ha il battuto di cemento?

Il battuto di cemento è una pavimentazione che si realizza interamente in cantiere, non utilizza piastrelle prefabbricate ma si compone di una gettata di calcestruzzo adeguatamente livellata e rifinita superficialmente e variamente a seconda del suo utilizzo ultimo.

Il pavimento in battuto di cemento è una superficie idonea a reggere grandi carichi dinamici e statici, ad essere attraversata da carrelli elevatori e può essere soggetto a traffico e a sollecitazioni varie ed elevate. Deve essere pensato come un pavimento dotato di una elevata resistenza all’usura, per questo si ricorre a soluzioni tecniche particolari basate sull’utilizzo di materie prime di altissima durezza inglobate anche nello strato superficiale di finitura.

Le condizioni in cui opera questo tipo di pavimentazione sono delle esigenze totalmente diverse dalle condizioni di utilizzo delle pavimentazioni domestiche e non esiste una soluzione unica per un pavimento industriale generico e adatto a tutti gli usi. Ogni pavimento di questo tipo deve essere progettato in funzione ai compiti specifici che è chiamato ad assolvere.

Per esempio, nel caso di fenomeni di risalita di umidità o di acqua dal terreno, la pavimentazione dev’essere adeguatamente protetta mediante l’inserimento di uno strato impermeabilizzante senza incidere in maniera determinante sullo spessore oppure in altre condizioni lo strato di calcestruzzo, oltre ad essere di spessore variabile a seconda della quantità più o meno numerosa delle sollecitazioni previste, può anche essere dotato di un’armatura di fibre metalliche per evitare le fessurazioni e per migliorare la resistenza al carico previsto da sopportare (calcestruzzo fibrorinforzato).

Questa tipologia di pavimentazione poggia su un elemento di supporto, come un massetto, che ha il solo compito di sostenere il pavimento nel sorreggere i carichi, in considerazione del fatto che la piastra di calcestruzzo non è autoportante.

Nelle pavimentazioni che poggiano direttamente sul suolo, il supporto del battuto di cemento può essere realizzato con le cosiddette soluzioni a vespaio mentre per carichi più elevati si rende, invece, necessario l’impiego della massicciata. L’ideale sarebbe non avere nessun impianto o tubatura, incluso l’impianto elettrico, all’interno o sopra il massetto, in quanto gli impianti affogati nel massetto di supporto alla pavimentazione non sono la soluzione tecnica ideale, anche se in molti contesti si trova frequentemente il contrario con conseguente drastica riduzione dello spessore del massetto, indebolimento dell’intera struttura e possibilità di cedimenti, oltre che la creazione di un ostacolo allo scorrimento del calcestruzzo stesso.

Perché il battuto di cemento è utilizzato per i pavimenti industriali?

Il battuto di cemento si presta alla realizzazione di pavimentazioni gettate direttamente in opera, molto pratiche ed economiche da eseguire, nonché, a causa del suo aspetto minimalista, particolarmente adatte per ampi locali commerciali come centri commerciali, capannoni industriali, locali di servizio quali scantinati o autorimesse, depositi, spazi esterni calpestabili come vialetti…

Le caratteristiche del battuto di cemento che rende questo tipo di pavimentazioni adatte agli ambienti industriali sono, in particolare, la sua resistenza, durezza e compattezza.

Gli altri vantaggi relativi alla scelta di questo tipo di pavimentazione riguardano:

    • rapidi tempi di posa;
    • notevole resistenza all’abrasione, alla compressione, all’usura e agli effetti degli agenti atmosferici (pioggia, neve e grandine ma anche all’azione delle radiazioni solari e agli sbalzi di temperatura);
    • particolare resistenza all’acqua, al fuoco e all’aggressione dei prodotti chimici;
    • praticità nella levigatura e lucidatura (se non presenta problemi strutturali, una volta lucidato sembrerà come nuovo!);
    • costi di realizzazione e di manutenzione contenuti per grandi metrature: un pavimento in battuto di cemento ha un prezzo al mq variabile in base alla composizione, allo spessore e alla finitura (da verificare sul capitolato per la ristrutturazione di casa o immobili industriali) Sopra i 100 mq il costo può scendere sensibilmente poiché i costi fissi (es. trasporto dei materiali e attrezzature) rimangono pressoché invariati mentre diminuisce il costo al metro quadro della mano d’opera;
    • Durata di oltre trent’anni se si usano materie prime di ottima qualità.

Alcuni consigli sul battuto di cemento

Di seguito alcuni importanti consigli sull’utilizzo e sulla composizione di questa tipologia di pavimentazione:
1) È possibile mescolare pigmenti colorati, ossidi e terre colorate o in alcuni casi anche polvere di marmo, al cemento secco di spolvero per farlo colorare e renderlo più gradevole esteticamente.

2) Bisogna portare l’attenzione sul fatto che la realizzazione è differente che si tratti di un battuto di cemento da interno o da esterno. Le pavimentazioni in battuto per esterni deve avere una miscela costitutiva del calcestruzzo che garantisca una migliore resistenza agli agenti atmosferici, alle variazioni di temperatura che dilatano il calcestruzzo, alla condensa di umidità.

La pavimentazione per esterni è preferibile non sia piana in modo tale da far defluire l’acqua verso appositi canali di scolo che devono essere previsti ai bordi. Inoltre, nella pavimentazione per esterni dovranno essere usate delle speciali resine e composti per ridurre la possibilità di scivolamento quando ci si passa sopra.

3) I pavimenti industriali nella fase di maturazione sono soggetti a perdita di volume e contrazione. Grandi masse di calcestruzzo implicano costi ridotti per i motivi di cui abbiamo già parlato (minori costi della manodopera al metro quadrato, minori costi di fornitura e di trasporto) ma al contempo anche gravi contrazione dello stesso calcestruzzo. Per questo motivo, è importante notare che il risparmio iniziale nella realizzazione dei pavimenti di campiture abnormi, si riversa certamente sull’utilizzatore finale della pavimentazione con conseguenti costi di manutenzione;

4) Bisogna, infine, fare attenzione al fatto che in presenza di traffico molto severo, il battuto di cemento si usura rapidamente e può anche causare il sollevamento di polveri nell’aria. Per risolvere questa criticità, le pavimentazioni di questo tipo devono essere assoggettate a specifici trattamenti impregnanti (impregnazione semplice o impregnazione a saturazione) che possono essere ottenuti con l’uso di particolari prodotti a base di olii, fluosilicati, vernici a base di resine sintetiche di poliestere, epossidiche, viniliche, con o senza solvente.

Alcuni di queste tipologie di trattamento, non solo evitano l’emissione di polveri ma aumentano significativamente la resistenza all’abrasione e alle aggressioni chimiche della superficie.

Materiali e tecniche di posa scadenti comportano comunque uno sgretolamento rapido delle superfici così come il loro deterioramento, la poco impermeabilità e l’elevato rilascio di polveri nell’ambiente pavimentato.

Per questo motivo è meglio affidarsi solamente agli esperti del settore e non rinunciare alla qualità delle materie prime che si adoperano per pavimentare superfici industriali.