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Metodi per fumare la marijuana light: quali sono i migliori?

Esistono, tradizionalmente e non, molti modi per inalare i fumi di marijuana light. Alcuni sono più indicati di altri a seconda dell’effetto che si desidera ottenere. In uno shop che vende bong per fumare, pipe e vaporizzatori potrai trovare tutte le informazioni, ma abbiamo deciso di riassumere per aiutarti nella scelta.

Rollata in cartina

Tabacco da handrolling o una sigaretta spezzata, un cartoncino e una cartina lunga sono il metodo più usato per fumare marijuana light. Si tratta di un metodo rapido e comodo anche quando si è fuori casa, ma richiede un po’ di manualità per imparare la tecnica.

E’ possibile rollare in due modi:

  1. Normale, con la striscia di colla della cartina rivolta verso il viso e in alto: si prepara il filtro arrotolando il cartoncino, si mischia marijuana light e tabacco, si pongono in un cilindro nella cartina, con all’estremità il filtro, si preme con le dita in modo da creare la forma e si fa scivolare il lembo libero della cartina sotto il blocchetto. Poi si lecca la colla e si incolla la cartina.
  2. A bandiera, con la striscia di colla della cartina rivolta verso il pavimento e in basso: il metodo è identico, ma una volta incollata la cartina rimarrà un lembo libero non utilizzato. Si può bruciare o strappare dopo averlo inumidito.

Con vaporizzatore

Il vaporizzatore è uno strumento ingombrante e costoso, che richiede un utilizzo domestico. Di contro però evita due problemi:

  1. La combustione della marijuana legale. La combustione è responsabile dello sprigionarsi di sostanze tossiche, che vengono ovviamente inalate. Il vaporizzatore non brucia ma scalda la sostanza, permettendo di assimilare il solo vapore puro.
  2. La perdita di principio attivo dovuto al bruciamento. Il vaporizzatore viene per esempio suggerito per le persone che usano la marijuana come metodo curativo, perché permette di estrarre tutte le sostanze attive della pianta, che altrimenti verrebbero disperse nell’aria.

Pipe e bong

Pipe e bong sono strumenti che consentono di aspirare il fumo di marijuana light limitando la dispersione di principio attivo. Si tratta comunque di metodi che richiedono di bruciare la sostanza, dunque verranno inalati anche i fumi tossici dovuti alla combustione.

Il bong permette di raffreddare il fumo prima dell’inalazione, dunque di rendere meno sgradevole la boccata. Di contro, visto che è necessario tirare a pieni polmoni, per i primi usi è da mettere in conto qualche accesso di tosse molto fastidioso.

Il bong permette inoltre di aromatizzare il fumo con altre sostanze, come erbe aromatiche o succhi da sciogliere nell’acqua della camera di bollitura.

Un bong può essere costruito in vetro o in plastiche e acrilati: la prima soluzione è più delicata e costosa ma anche più sicura per la salute, perché coloranti e additivi non finiscono nel fumo inalato.

La pipa è una piccola versione del bong. Può essere costruita in coccio, vetro, plastica, a seconda del prezzo desiderato e della foggia estetica preferita.