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La IAD ( internet Addiction Disorder )

A cura di Max Valle (https://maxvalle.it/)

Al giorno d’oggi sembra quasi difficile immaginare a un mondo senza Internet: tale è l’importanza che questo strumento riveste nelle nostre vite quotidiane che la sola idea di esserne improvvisamente privi porta alla mente scenari poco piacevoli. Tutti noi, infatti, facciamo molto affidamento a Internet per svolgere alcune delle principali azioni quotidiane, che di conseguenza sono decisamente cambiate. Basti pensare ad esempio allo spostamento da un luogo a un altro, per cui il telefono è divenuto il nostro aiutante principale nel guidarci, a prescindere da quale mezzo di trasporto si stia utilizzando in quel momento. Se tutti facciamo riferimento a Internet per lo svolgimento di molte attività, nonché ne abbiamo ricavato una delle primarie fonti di intrattenimento, uno dei risvolti negativi dell’avere a disposizione un mondo di conoscenza virtuale arriva nel momento in cui se ne abusa. All’interno di questo approfodimento scoprirai quali sono le caratteristiche che aiutano a riconoscere la sindrome nota come Internet Addiction Disorder, che può colpire indistintamente uomini e donne, andando ad esplorare inoltre l’importanza di una precoce individuazione e correzione del comportamento stesso.

Internet Addiction Disorder: le origini

Coniato per la prima volta dal professore e medico Ivan Goldberg in quel che appare un ormai lontanissimo 1995, questo termine ha assunto una validità molto diversa da quella che il suo autore gli aveva inizialmente conferito. Infatti, il termine nasce da un questionario con scopi diagnostici che era stato inizialmente diffuso un po’ a livello di provocazione e sicuramente con spirito goliardico e ironico. Nonostante ciò la diffusione di questo test ha generato una certa attenzione, generando al contempo l’attenzione della comunità medica, che non ha esistato a coglierne le implicazioni. La

dipendenza da Internet veniva inizialmente accomunata alla dipendenza dal computer, in quanto l’accessibilità di Internet era legata principalmente all’utilizzo di un dispositivo fisso o dei primi PC portatili. Ad oggi questo significato non si è perso del tutto, anzi ha assunto una maggiore rilevanza e delle nuove connotazioni in virtà degli avanzamenti tecnologici che hanno reso Internet uno strumento accessibile attraverso più dispositivi. La dipendenza da Internet è tuttora intrinsecamente legata alla dipendenza da dispositivi come il computer, ma è divenuta anche legata alla dipendenza da smartphone. Le due concezioni sono ormai così legate tra loro che i termini molto spesso vengono utilizzati come sinonimi.

Evoluzione dell’Internet Addiction Disorder

Dal momento in cui è stato coniato, il senso del termine si è allargato molto, arrivando a comprendere una vasta gamma di comportamenti psicopatologici. L’evoluzone naturale di questo termine testimonia di fatto le modifiche che si sono avute ai comportamenti della popolazione nei confronti della Rete, nonché l’accessibilità sempre maggiore di connessioni di buon livello. Infatti, la rapida evoluzione di questa patologia è andata di pari passo con il diffondersi della possibilità di essere sempre connessi e con la creazione esponenziale di nuovi contenuti. Se ai suoi albori, Internet era considerato un passatempo a cui si dedicava solo una nicchia di persone, oggi questo non è più il caso. Tale è la disponibilità di contenuti e l’importanza della dimensione virtuale che la possibilità di creare una realtà alternativa a quella reale e concreta della propria vita quotidiana risulta spesso molto allettante per coloro che mostrano i sintomi di questa sindrome.

Come viene considerata l’Internet Addiction Disorder

Forse ti starai chiedendo come questa possa essere considerata una vera e propria malattia e come venga considerata a livello scientifico. Vista la recente nascita di questo disturbo, esistono ancora delle lacune non solo a livello diagnostico ma anche per quanto riguarda la sua classificazione. Quello su cui la comunità scientifica sembra essere concorde ad ora è certamente la pericolosità dei sintomi di questa sindrome.

Ad oggi infatti questo tipo di dipendenza mostra una sintomatologia che risulta del tutto equiparabile a coloro che soffrono di dipendenza dal gioco d’azzardo. La diffusione di questo tipo di sindrome, ovviamente con diversi stadi di avanzamento, è tale che si può certamente parlare di psicopatologia del millennio. Nonostante ciò esistono moltissimi studi che affermano quanto la dipendenza da Internet non possa veramente essere considerata e quindi classificata come un disturbo psichiatrico in senso stretto. Secondo questi studiosi, infatti, l’IAD sembra più che altro essere essa stessa uno dei sintomi da ascrivere nel quadro della manifestazione di una psicopatologia più complessa, che agisce a livello della percezione di sè del soggetto e, a cascata, sulla sua vita relazionale.

Cosa comporta l’Internet Addiction Disorder a livello pratico

In una fase iniziale la dipendenza da Internet comporta la necessità per chi ne è affetto di rimanere connesso per un lasso di tempo che arriva a toccare almeno le 6 ore al giorno, una necessità che pian piano con l’aggravarsi della sindrome può arrivare a complicarsi al punto tale che per il soggetto diventa quasi impossibile l’interruzione del collegamento. Nei momenti in cui la sindrome giunge agli stadi più avanzati, essa comporta una compromissione della vita relazionale e soprattutto della vita lavorativa del soggetto che ne è afflitto. In virtù infatti delle troppe ore trascorse a navigare in rete, come ogni tipo di dipendenza diventa sicuramente complesso creare un’alternativa valida, che le persone possano valutare concretamente i danni e le conseguenze delle proprie azioni. Questo in quanto soggetti generalmente preferiscono le ore che si trascorrono online a quelle trascorse offline, perché questo tempo non è per loro una parentesi della vita quotidiana. Le ore trascorse a navigare su Internet arrivare a costituire una realtà parallela che viene sicuramente preferita rispetto a quella reale, nella quale, proprio a causa della chiusura del soggetto e in concomitanza con altri tipi di disagi relazioni, non si vuole in sostanza più abitare.

IAD: l’importanza di una corretta diagnosi

I rischi legati a comportamenti ascrivibili alla Internet Addiction Disorder sono estremamente concreti e in alcuni casi davvero gravi, in quanto potrebbero risultare in una compromissione, a volte anche permanente, delle proprie cerchie sociali e lavorative. Eppure, sono proprio le persone che gravitano accanto a coloro che ne sono affetti a rivestire un ruolo fondamentale nel diagnosticare la sindrome ed agire così sui sintomi. Chi è affetto da questa sindrome, che risulta essere a tutti gli effetti una vera e propria dipendenza, non mostrerà mai in prima persona lo slancio alla modifica del proprio comportamento, anche a fronte di eventi gravi che ne possano derivare. Ecco perché, qualora un familiare o una persona cara dovesse notare dei comportamenti sospetti, quest’ultimi dovrebbero essere correttamente segnalati. Anche i primi sintomi, quelli apparentemente meno gravi, della Internet Addiction Disorder non possono assolutamente essere sottovalutati onde evitare di sfociare in complicazioni ben più difficili da arginare in un secondo momento.