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Investimenti a breve termine: Come far fruttare i propri soldi

Come investire soldi a breve termine ed in modo sicuro? Questa è la domanda più ricorrente nelle pagine web dei siti dedicati ai mercati finanziari oltre ad essere la prima cosa che qualsiasi italiano chiede al proprio consulente finanziario quando ha intenzione di fare un piccolo investimento con la somma di denaro che è riuscito a mettere da parte.

Che cosa sono gli investimenti a breve termine e quando vengono considerati remunerativi

Vengono considerati investimenti a breve termine sono quelli che hanno una durata inferiore a 18 mesi, tenendo presente che la durata minima può essere anche di soli 3 mesi.

In quel lasso di tempo che va dalla acquisizione fino alla liquidazione dell’investimento le somme sono ovviamente vincolate e ne è pertanto inibito il prelievo, salvo il pagamento di penali (a volte anche molto costose).

Questo tipo di investimento anche a brevissimo termine per essere considerati vantaggiosi devono:

  • comportare rischi molto ridotti
  • ridurre il costo legato alla liquidità
  • generare delle risorse da reinvestire a loro volta.

I certificati di deposito sono un ottimo esempio: sono a scadenza breve, offrono un grado elevato di sicurezza e sono tutelati dal Fondo Interbancario; normalmente sono addirittura previste delle formule di svincolo senza penali troppo gravose.

Esistono diversi tipi di investimento a breve termine da poter fare in modo sicuro e quindi a rischio zero o quasi,  ma il problema poi alla fine è quasi sempre il risultato finale, ovvero la somma ottenuta lascia l’investitore deluso perché inferiore alle proprie aspettative.

Per investire nel breve periodo (con un livello di sicurezza differente) si può optare tra diverse scelte finanziarie:

  • i certificati di deposito: sono dei titoli emessi dagli istituti di credito (durata da 3 mesi fino a 5 anni) secondo i quali voi effettuate un versamento vincolato fino alla scadenza ed al termine otterrete un utile;
  • i titoli di obbligazioni: possono essere governative (hanno normalmente una durata più lunga e sono meno flessibili) oppure corporate (emesse da società che necessitano di liquidità e vengono estinte in pochi mesi) vengono emesse da società con un rating abbastanza alto e quindi vengono considerate sicure (anche se con rendimenti bassi).
  • le obbligazioni garantite: vengono emesse da società che stabiliscono degli asset finanziari specifici, rendendole più sicure per gli investitori;
  • i Bot o altri titoli di stato: emessi dallo Stato Italiano e con una durata max di 12 mesi, hanno un piccolissimo fattore di rischio e alla bisogna sono facilmente rivendibili;
  • i fondi comuni: sono dei pacchetti formulati normalmente da istituti finanziari che comprendono una scelta variegata di aziende su cui investire. I più sicuri sono i fondi comuni monetari che presentano un fattore di rischio abbastanza basso, visto che sono composti in maggioranza da titoli di stato, depositi bancari e prodotti simili, hanno un rischio minimo (ma presente) ed una durata massima di 6 mesi.
  • le azioni: emesse dalle società quotate in borsa, se investite in una azienda valida otterrete dei buoni guadagni in breve tempo;
  • i pronti contro termine: transazioni di titoli a scadenze pattuite, prima si vendono e poi vengono riacquistati ad un prezzo e una data stabilita, la differenza di prezzo costituisce un guadagno;
  • i CDF e i futures: forex trading, cryptovalute sono adatte agli investitori davvero esperti, i primi sono basati sui tassi di cambio, mentre le seconde sono valute virtuali: tutti elementi molto volatili che possono procurare guadagni strepitosi ma anche perdere tutto in poco tempo.

I livelli dei rischi legati a questi investimenti varia ovviamente a seconda della remunerazione del titolo acquisito

Futures e azioni ad esempio offrono dei lauti guadagni, che fanno gola a molti, ma rappresentano una scelta ad alto rischio laddove non foste ben coperti finanziariamente.

Altre opzioni come obbligazioni e/o certificati di deposito offrono utili più bassi ma riescono a fornire una sicurezza maggiore che ben si adatta ad investitori assennati che vogliono proteggere il denaro dall’inflazione e dal costo del denaro stesso.

Per effettuare una scelta consapevole ed oculata vi consigliamo di seguire questi consigli

  • Fai una attenta analisi della tua liquidità in eccesso, valutandone tutte le potenziali destinazioni;
  • Cerca di definire degli obiettivi: come ad esempio il profitto che desideri e il rischio che sei disposto a correre;
  • Valuta attentamente le tempistiche degli investimenti che hai in programma e cerca di capire se potresti aver bisogno del denaro in quel lasso di tempo.
  • Se sei un imprenditore valuta le condizioni della tua azienda e scegli lo strumento finanziario più adatto al tuo status;
  • Molto spesso la soluzione ottimale è diversificare: ovvero mettere i 3/4 del capitale da investire in “luoghi” sicuri (e con utili minori) e la restante parte su una diversa formula per aumentare una parte degli utili. Ridurrai il rischio di perdite, il grosso del capitale sarà al sicuro, avrai l’opportunità di guadagnare un po’ di più ma non rischiando troppo.