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Integratori alimentari alla cannabis: perché utilizzarli

Prendersi cura del nostro organismo vuol dire impostare (e rispettare) un corretto stile di vita, non soltanto relativamente a movimento e attività fisica ma anche per quanto riguarda la dieta alimentare. Quest’ultima sempre più spesso contiene l’olio di Cbd e altri integratori alimentari a base di cannabidiolo.

Si tratta di sostanze di diretta derivazione dalla canapa sativa, prive di effetti psicoattivi o psicotropi, in grado di fornirci un apporto importantissimo da un punto di vista nutrizionale. All’interno in primis vi sono infatti Omega 3, utili al cuore, e Omega 6: questi ultimi possono essere di supporto per contrastare gli squilibri ormonali e, in particolare, si ricorre ad essi per combattere la sindrome premestruale o la ritenzione idrica.

Gli integratori alimentari alla cannabis offrono inoltre un apporto concreto di vitamine e contengono gli otto aminoacidi essenziali, ovvero quelli che non essendo sintetizzabili devono essere introdotti con il cibo:

  • treonina;
  • fenilalanina;
  • leucina;
  • lisina;
  • valina;
  • Isoleucina;
  • triptofano;

Ciascuno di noi è dotato di un sistema endocannabinoide (SEC) ed è proprio con quest’ultimo che il Cbd dialoga attivando e stimolandone i relativi recettori. L’assunzione di determinati integratori alla cannabis potrà risultare particolarmente utile per essere di supporto sia al sistema nervoso che a quello immunitario.

Semi di canapa e olio di Cbd: la mappa dei benefici

Per quanto riguarda un alimento clou come i semi di canapa, essi meritano un approfondimento a parte soprattutto per quello che concerne il loro ruolo indiscusso di integratori. Si tratta di un alimento sano e 100% naturale, altamente proteico cosa che li rende perfetti per essere inseriti all’interno di una dieta alimentare di tipo vegano o vegetariano.

Molto interessante anche il loro apporto vitaminico all’organismo, dal momento che sono ricchi di vitamina E ed A, conosciute e apprezzate per le loro proprietà antiage e l’effetto antiossidante sui tessuti. I semi di canapa sono poi ricchi di sali minerali, a cominciare da magnesio e potassio ma anche calcio: l’ideale per completare e bilanciare l’alimentazione di tutti i giorni. Sarà anche utile precisare come i semi di canapa siano pure ricchi di fibra alimentare, dunque capaci di migliorare il livello di colesterolo nel sangue.

Tra gli integratori alimentari alla cannabis maggiormente popolari bisogna annoverare anche l’olio di Cbd, sempre più spesso impiegato in cucina per la realizzazione di piatti dolci e salati ma anche di cocktail. E’ particolarmente apprezzato per vie delle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie ma anche rilassanti e ansiolitiche. Lo si impiega molte volte nella realizzazione di salse e condimenti per insalate e zuppe, oltre che come ingrediente chiave in una varietà di ricette tipiche. Questo olio vegetale, estremamente ricco di acidi grassi essenziali, si ottiene grazie alla spremitura a freddo dei semi di canapa sativa.

Cbd, quando assumerlo e l’importanza di stabilire una routine

Le motivazioni per avvicinarsi all’assunzione di Cbd e di integratori alimentari alla cannabis sono molteplici e svariati, capaci di toccare ambiti distanti ma complementari tra loro. Il Cbd sarà ad esempio utile nella lotta ai sintomi tipici del jet lag, al ritorno da un lungo viaggio in aereo (con almeno un paio di scali), inoltre potrà essere di supporto nella routine degli sportivi.

Il suo apporto saprà risultare importante pure nella routine di coppia poiché, proprio come avviene con certi alimenti cosiddetti afrodisiaci, il Cbd saprà offrire un’iniezione di energia al rapporto di coppia. Tisane, tè e caffè al Cbd aiuteranno a superare momenti di difficoltà o fasi di stallo, aumentando la creatività e migliorando l’umore. L’importante per riuscire a beneficiare dei migliori effetti di questa sostanza non psicoattiva sull’organismo è stabilire una routine assuntiva calibrata sulle personali necessità.