L’ernia inguinale è un problema che interessa una larga fetta della popolazione. Solo in Italia ben 200.000 pazienti vengono operati ogni anno e il 70% di questi è di sesso maschile. I dati statistici vanno ancora più in profondità e risulta evidente che sono soprattutto gli ultracinquantenni ad essere colpiti da ernia inguinale, sebbene nessuna fascia d’età sia totalmente esente dal problema.
Ernia inguinale: cause e rimedi
Abbiamo tracciato un identikit delle persone che più di frequente sono colpite da ernia inguinale, ma non abbiamo ancora chiarito in cosa consiste. La parete addominale, in presenza di determinate condizioni, può risentire di una certa debolezza e smette quindi di assolvere all’importante funzione di contenimento degli organi interni. Questi passano di conseguenza attraverso una cavità che si viene a creare nella parete addominale, determinando l’insorgenza dell’ernia.
Mentre l’ernia inguinale nelle donne è dovuta ad uno scivolamento di una piccola porzione degli organi genito-urinari, negli uomini il problema è legato per lo più alla presenza di numerosi vasi sanguigni nella zona inguinale.
Le cause dell’ernia possono essere congenite oppure legate ad alcune abitudini del paziente: una vita sedentaria, il sovrappeso, ma anche precedenti patologie possono contribuire alla comparsa dell’ernia. Per fare prevenzione bisogna adottare delle sane abitudini che possono migliorare il tono muscolare.
Può essere quindi utile fare una regolare (anche se moderata) attività fisica e non fare mancare mai nella propria alimentazione i cibi che sono ricchi di fibre e che possono aiutare a regolarizzare l’intestino.
L’unico rimedio risolutivo è comunque rappresentato da un intervento chirurgico, che in genere si svolge con la formula day-hospital ed è ormai considerato un intervento di routine.
Operarsi di ernia inguinale
L’operazione per il trattamento dell’ernia inguinale può essere di due tipi: intervento a cielo aperto oppure in laparoscopia. Nel primo caso il chirurgo pratica un taglio nella zona interessata, fa rientrare l’ernia, inserisce una protesi contenitiva e poi applica dei punti di sutura.
La laparoscopia è invece meno invasiva perché invece del taglio, è sufficiente un piccolo foro attraverso il quale verrà introdotto un tubicino che al suo vertice è dotato di una piccolissima telecamera. Con questo metodo il chirurgo vede con estrema chiarezza l’area interessata dal problema e può intervenire con precisione.
Grazie alla laparoscopia il paziente può riprendere la vita di sempre in tempi rapidi e si riduce anche il rischio di recidiva, soprattutto se ad operare è un chirurgo specializzato.
L’evoluzione della laparoscopia
La ricerca di soluzioni sempre migliori per il trattamento dell’ernia inguinale non si è mai fermata e il merito è di alcuni medici che mettono a disposizione la propria esperienza per ridurre o eliminare gli inconvenienti e i disagi legati all’intervento. Uno di questi medici è il Dott. Antonio Darecchio , che ha messo a punto un intervento che combina la laparoscopia con la robotica.
I vantaggi di questa evoluzione della laparoscopia sono diversi.
Non è necessario introdurre nel corpo del paziente dei corpi estranei, come ad esempio dei mezzi meccanici per il fissaggio della protesi, quindi il rischio di complicazioni si riduce e la degenza è più breve.
Rispetto agli altri metodi chirurgici, quelli elaborati dal dott. Darecchio riducono sensibilmente il dolore post-operatorio. Inoltre, subito dopo l’intervento, il paziente può tornare a casa e fare la doccia, mentre con i metodi tradizionali è necessario aspettare che la ferita si asciughi, per non rallentare il processo di guarigione.
Queste tecniche chirurgiche avanzate oggi vengono eseguite solo da pochi medici altamente specializzati, ma ci auguriamo che col tempo diventino una prassi consolidata.