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Differenza tra naspo e idrante

Idranti e naspi due strumenti utili in caso di incendio, ma ne conosci le differenze? Spesso si tende a confonderli, leggi l’articolo e scopri di cosa si tratta.

Al giorno d’oggi gli incendi in ambienti domestici o in ambienti commerciali sono ancora molto frequenti. Se in casa a parte garantirci la sicurezza degli impianti non dobbiamo seguire ulteriori linee guida, quando si tratta di ambienti commerciali la storia cambia e ogni edificio si deve adeguare e disporre degli strumenti antincendio necessari. Tra gli strumenti che spesso possiamo incontrare troviamo idranti e naspi, due prodotti differenti ma che molti ancora faticano a distinguere. In questo articolo andremo perciò a capire quali sono le differenze così da non sbagliare più.

Gli idranti

Gli idranti sono mezzi di primo intervento che sono utilizzati per spegnere il fuoco. Ne troviamo di diverse tipologie:
– Idranti a muro
– A colonna soprasuolo
– Sottosuolo
Quando abbiamo di fronte un idrante notiamo una cassetta, generalmente di colore rosso che ne permette l’identificazione, con all’interno un rubinetto, un tubo flessibile conosciuto con il termine di manichetta ed una lancia di erogazione. Ci sono diversi modelli di questo prodotto alcuni più grandi ed alcuni più piccoli, questo permette ad ogni tipologia di edificio di individuare il prodotto più idoneo ai suoi ambienti. Questo tipo di prodotto va utilizzato solo quando c’è un incendio che coinvolge materiali solidi e quindi quelli che sono definiti fuochi di classe A, in tutti gli altri casi possono arrecare danno o peggiorare la situazione. Quindi nel caso tu non sia sicuro di che tipo di incendio si tratta è bene che lasci fare ad un professionista. Per utilizzarli è necessario interrompere la corrente in tutta la zona interessata. Esistono però anche degli idranti a schiuma ossia che danno un getto misto di schiuma e acqua che possono invece essere utilizzati su tutte le tipologie di incendio in cui nel precedente caso non era possibile.

I naspi

I naspi sono invece un altro tipo di strumento che viene impegnato durante gli incendi con minor rischio e quindi quelli che non sono di grandi entità. Presentano perciò delle prestazioni inferiori agli idranti ma sono comunque in grado di svolgere il loro lavoro. Questo prodotto è costituito da un tubo semirigido che ha un diametro di 25 mm, il tubo è avvolto in una bobina rotante che è inserito all’interno di una cassetta che presenta uno schermo di protezione. Il tubo è dotato di una lancia che ha a sua volta un rubinetto a valvola saracinesca. La lastra che protegge la cassetta è frangibile, ciò vuol dire che in caso di incendio possiamo romperla per utilizzare il naspo. Il naspo si può utilizzare solamente su incendi di classe A mentre in tutti gli altri casi non sono idonei e ci dovremo perciò adeguare utilizzando un altro tipo di prodotto.