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Cross linking: l’intervento per la cura del cheratocono

Il cross liking è una soluzione innovativa per la cura del cheratocono

La cornea è formata da fibre disposte in maniera ordinata: la resistenza meccanica della cornea si basa sul numero di fibre ed ai legami ponte che esistono tra essi. Il cheratocono, una patologia degenerativa estremamente diffusa, tende ad alterare ed indebolire questi ultimi. Così facendo, con il trascorrere del tempo, la cornea tende a perdere la sua resistenza, ad assottigliarsi ed a deformarsi sotto l’azione della pressione endoculare. Grazie alla ricerca in campo medico, oggi giorno, questa malattia può essere curata attraverso interventi a bassa invasività, il cross linking è uno di questi.

Il cross linking è infatti un operazione capace di rafforzare la cornea attraverso la formazione di numerosissimi legami tra le fibre di collagene che la costituiscono, riducendone la curvatura di circa 1 – 1 ½ diottrie. Rallentando la progressione del cheratocono, automaticamente ne arresta il peggioramento ed al tempo stesso riduce le probabilità che il paziente debba sottoporsi ad un vero e proprio trapianto della cornea.

Attualmente esistono due tecniche diverse per effettuare questa operazione:

  • Cross linking corneale standard: è una terapia attraverso la quale la cornea viene resa più rigida attraverso la stimolazione della formazione di legami tra fibre. Tecnicamente consiste nel rimovere lo strato epiteliale che protegge la cornea, applicare diversi strati di vitamina B2, lasciandola reagire, ad intervalli di circa 3 minuti, ad una luce ultravioletta. Si tratta di un’operazione non dolorosa e della durata di circa un’ora. Al suo termine il medico applica una lente a contatto protettiva, che non dovrà essere rimossa prima di 5 giorni circa, per permetterne la completa riepitelizzazione.
  • Cross linking transepiteliale: questa operazione non prevede la rimozione dell’apitelio corneale, ovvero lo strato cellulare che ricopre la cornea. La riboflavina, la molecola utilizzata in questa operazione, infatti riesce a penetrare all’interno della cornea anche attraverso la strato epiteliale. Dopo l’applicazione il medico irradia l’occhio con raggi ultravioletti per circa mezz’ora ad intervalli regolari di 5 minuti.

Controindicazioni del cross linking

Gli effetti collaterali a cui è esposto un paziente dopo essersi sottoposto al cross linking, per la cura del cheratocono sono:

  • dolore post intervento, solitamente dura qualche giorno;
  • edema corneale momentaneo;
  • possibile calo della vista nei primi due mesi dall’intervento

Costo dell’operazione

Quasi tutti sapranno che il trapianto di cornea è gratuito, a patto che sia eseguito presso un ospedale o un centro oculistico convenzionato ma, come funziona invece con l’intervento di cross linking? È gratis? In caso negativo, quanto costa? Chi invece deve sottoporsi ad un intervento di cross linking deve prima informarsi, a seconda del luogo di residenza, quali sono le strutture più vicine che trattano tale patologia in quanto non tutti se ne occupano e non tutte le strutture sanitarie lo fanno in convenzione con il sistema sanitario. Rivolgendosi ad una struttura pubblica è previsto il solo costo del ticket mentre in centri privati i prezzi variano, da 500 Euro sino ad arrivare a 2000 Euro, in base alla clinica.