Se si ha a disposizione uno spazio molto vasto e organizzato e se si ha la passione preponderante per la cucina è un’idea geniale e stuzzicante quella di creare un corso di cucina. Non bastano, tuttavia, solo i complimenti di amici e parenti per avviare un’attività simile!
Se i piatti sono davvero gradevoli e di aspetto affascinante, ma non si è capace di insegnare, forse è più consigliabile aprire un canale social con dirette, post e reels.
In questo caso la guida ideale potrebbe essere questo vademecum dedicato a più canali social. Di contro, invece, se si pensa di avere anche la pazienza e la voglia di insegnare agli altri trucchi e piatti, allora ci si può mettere in gioco.
Corso di cucina: luogo e attrezzature
Ma da dove partire? Ovviamente dal luogo dove ospitare le persone. Questo può essere un vecchio salone o un locale totalmente ammodernato, ma mai utilizzato oppure uno spazio di ampie dimensioni preso in affitto o una cucina di un ristorante che si fa pagare per lo spazio garantito.
Perché affittare una cucina anziché comprarla
L’ultima opzione è la più celere, ma anche difficile. Dal momento che pochi proprietari di ristoranti sono disposti a cedere i propri spazi e a rischiare anche la propria immagine!
L’ipotesi più accreditata è quella dell’affitto. Solo che, come dicono i dati raccolti in questo articolo dettagliato, prendere in locazione uno spazio oggi è alla portata di pochi!
Per cui nel budget che si ha a disposizione una buona parte va messa nel costo dell’affitto e un’altra nell’arredamento necessario. Qui, per esempio, è possibile visionare una gamma di cucine moderne, giusto per farsi un’idea.
E come procurarsi allora la cucina, gli attrezzi necessari, i piccoli o grandi elettrodomestici che occorrono per preparare i piatti? Se le finanze sono piuttosto ridotte o se, giustamente, si ha paura a sbilanciarsi, allora la soluzione è su questo sito, che propone noleggi di cucine professionali corredate da ogni elemento strettamente necessario.
Anche perché, un corso di cucina non è garanzia di successo immediato e nemmeno dura tutto l’anno. Tanto vale allora affittare tutto l’occorrente e diminuire i costi specie in partenza. Cos’altro occorre poi per mettersi in gioco?
Cosa è obbligatorio possedere per avviare un corso di cucina
Non è necessario, per forza, aver lavorato con ottime referenze nella ristorazione per avviare un corso culinario, ma per insegnare a cucinare serve obbligatoriamente l’attestato HCCCP, che conferma la piena conoscenza delle norme sanitarie e igienico-alimentari, così da non mettere a rischio nessuno dei presenti!
Quali strategie adottare per avviare un corso di cucina
Poi, passando al lato del marketing concettuale non va per nulla sottovalutato il concept che il corso vuole trasmettere. Bisogna avere un’idea di cucina da proporre e una scaletta di piatti da preparare: dal più semplice ai più complessi.
Non va nemmeno dimenticato che non tutti i seguaci che seguiranno il corso hanno le stesse basi e quindi occorrono anche delle eventuali diversificazioni da proporre a seconda dei livelli. E poi giusto per non trovarsi in imbarazzo o peggio nell’andare in confusione sarebbe consigliabile frequentare prima un corso di cucina ben fatto, così da avere le idee non chiare, ma chiarissime! E partire quindi con il piede giusto.