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Come Diventare Videomaker  

Raccontare storie, emozioni e sensazioni attraverso le immagini: se si dovesse descrivere con poche parole la professione del video maker e cosa fa, probabilmente questa sarebbe la definizione più adatta.

La passione per il cinema, per quelle inquadrature meravigliose che si collocano a metà tra una fotografia e un dipinto ma con l’aggiunta del movimento, è il cardine che spinge ad intraprendere questo tipo di percorso professionale, che richiede un’adeguata preparazione sia teorica che pratica.

Vediamo come si diventa un videomaker e perchè è utile seguire un corso specializzato.

Cosa si studia in un corso videomaker

Se vuoi diventare un videomaker, avrai già sperimentato l’utilizzo della telecamera, magari girando filmati amatoriali poi caricati sui vari social o presentati in qualche concorso.

Saprai quindi che non basta premere REC per realizzare un filmato bello da vedere e performante, ma è necessario costruire una narrazione coerente nella tua testa da comunicare efficacemente agli attori e ai tuoi collaboratori, per consentire loro la massima immedesimazione e conseguente realizzazione dell’idea.

Proprio quest’ultimo punto è l’essenziale differenza tra il frequentare un’accademia specializzata e l’imparare autonomamente.

Una delle domande che si pone chi è interessato a lavorare nel settore è se si può imparare da autodidatti, magari acquistando una videocamera, studiando da manuali e risorse che si trovano online e sperimentando la regia con amici che si prestano nella parte di attori.

Si, è assolutamente possibile farlo ma sicuramente non è il modo migliore per costruire un bagaglio formativo solido da spendere poi nel mondo del lavoro.

Questo perchè se è vero da un lato che le nozioni scritte sono più o meno le stesse in qualsiasi manuale, è altrettanto vero che l’esperienza su un set cinematografico o televisivo reale è assolutamente diversa da quella di un set fai da te.

In primis per le attrezzature utilizzate, ma anche perchè è un ottimo modo per imparare a comunicare in maniera chiara le proprie idee agli altri.

Tra gli aspetti che vengono approfonditi in un corso per video maker ci sono:

  • montaggio e suono;
  • utilizzo della videocamera;
  • studio della luce e delle differenti angolazioni;
  • fondamenti di fotografia;
  • direzione degli attori e della troupe di lavoro;
  • trasposizione della sceneggiatura e story board.

Queste sono solo alcune delle competenze teoriche e pratiche che si acquisiscono frequentando un corso specifico in cui professionisti competenti del settore mettono il loro sapere a disposizione degli allievi.

Altro aspetto approfondito riguarda la tipologia di filmato che si intende realizzare. Ogni format infatti ha delle regole da seguire e che sono differenti per l’intervista, il filmato per un evento o per una pubblicità e così via e che coinvolgono aspetti come la luce, la durata, l’inquadratura.

La possibilità di lavorare praticamente su ognuna di queste tipologie di format e di ascoltare e applicare i trucchi del mestiere suggeriti da chi fa questo mestiere è una risorsa che arricchisce notevolmente il proprio bagaglio di competenze.

Gli sbocchi lavorativi di un corso di video maker

Naturalmente, prima di intraprendere un percorso formativo di questo tipo è importante sapere quali possono essere gli sbocchi lavorativi e in linea generale quanto guadagna un videomaker.

Regia e montaggio sono i due campi più gettonati. La maggior parte dei corsi infatti include anche approfondimenti sull’utilizzo dei software di montaggio che contribuiscono a formare

una figura professionale che può spendere quanto appreso in entrambi gli sbocchi.

Il mondo del cinema, della televisione e della pubblicità sono di certo gli obiettivi della maggior parte degli studenti, ma la sempre più fondamentale presenza del web nella nostra quotidianità ha notevolmente ampliato l’offerta di lavoro per videomaker, oggi richiesti per realizzare web format di tutti i tipi.

Una tra tutti è la piattaforma di YouTube, dove i videomaker posso esprimere il loro potenziale creativo non sono come registi, ma anche come montatori, autori e produttori dei propri format.

Dal punto di vista economico, la maggior parte dei videomaker lavora come freelance e cura progetti personali. I guadagni medi mensili variano tra i 1.000€ e i 2.000 €, a seconda del grado di esperienza e del tipo di format su cui si sta lavorando.

Essendo un lavoro in proprio, è fondamentale farsi conoscere e a questo scopo possono essere molto utili i social media.

Mostrare i propri lavori e le capacità artistiche sul web può aiutare ad attirare l’attenzione in maniera veloce e ricevere contatti.

Ma l’offerta è ampia anche in società cinematografiche o pubblicitarie, dove si può trovare un impiego come dipendente.

Molto videomaker professionisti scelgono anche di proseguire la propria formazione per specializzarsi nella carriera di regista.

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