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Acqua, ghiaccio, tisane: cosa usare per il bong?

Il bong per fumare è una pipa ad acqua, che sfrutta il liquido per filtrare il fumo e renderlo meno acre e sgradevole. Non è il solo liquido a venire utilizzato, però: vediamo insieme pro e contro di tutte le alternative.

Acqua fredda

E’ sicuramente il liquido più facilmente reperibile e a basso costo. Non ha controindicazioni né presenta rischi per la salute. Studi scientifici dimostrano che il “filtraggio” in acqua del fumo riduce leggermente la quota di sostanze nocive assorbite dal corpo con l’aspirazione.

Ghiaccio

Alcuni bong presentano una forma adatta ad inserire nel tubo cubetti o grosse schegge di ghiaccio. Questa alternativa combina gli effetti positivi dell’acqua a quelli dell’abbassamento della temperatura del fumo, più piacevole e rinfrescante e che meno probabilmente causa accessi di tosse sgradevoli.

Tisane, acque aromatizzate e succhi

Alcuni consumatori aromatizzano i sentori del tabacco, dell’hashish o della marijuana legale bruciata nel bong con tisane ed acque aromatizzate. Si tratta di un processo indubbiamente piacevole ma sulla cui sicurezza ancora si dibatte: non è chiaro infatti quali sostanze chimiche presenti nel liquido si modifichino con la temperatura e quali siano gli effetti a lungo termine sul corpo.

I succhi di frutta possono essere utilizzati tenendo a mente, oltre alla raccomandazione sanitaria, la necessità di pulire molto a fondo il bong dopo l’uso. La presenza di zucchero che rimane nella camera di combustione e bollitura può infatti far proliferare spore di muffa, germi e batteri che verranno poi inalati all’uso successivo.

Alcool

E’ tradizione popolare di alcuni paesi utilizzare bevande alcoliche come vino e superalcolici nel bong, al posto dell’acqua o di altri liquidi. Questo uso è generalmente fortemente sconsigliato: l’aspirazione dei vapori di alcool è estremamente nociva per il fisico, sia a breve termine (con violenti colpi di tosse o conati di vomito), sia a lungo termine specialmente nei consumatori assidui o abituali.

Come assicurarsi che il bong scelto sia a prova di riscaldamento

Il riscaldamento del liquido nel bong causa un aumento di temperatura di tutto il corpo dell’oggetto e del fumo inalato (fatto salvo il caso del ghiaccio). Per essere sicuri di non danneggiare l’oggetto è necessario sceglierne uno costruito in materiale resistente al calore.

I più usati sono il vetro, di qualità e tipologia Pyrex, le resine acriliche e le plastiche termostabili, la ceramica. Esistono anche bong in bambù, che ben resistono alle temperature ma che devono essere lavati solamente con acqua fredda e detergenti specifici: per questo motivo non vengono usati con liquidi diversi da acqua e ghiaccio.

Considerando che il calore può far distaccare particelle chimiche dal materiale è importante scegliere un bong non colorato e di alta qualità: ne esistono ovviamente di basso costo, ma spesso non sono ben costruiti e possono danneggiarsi con gli utilizzi, con il calore, i lavaggi troppo frequenti oppure inficiare la salute degli utilizzatori. Un acquisto leggermente più costoso fin dall’inizio, possibile con una cifra tra i 40 e i 60 euro, assicura maggiore qualità e durevolezza dell’oggetto.